Sa die de sa Sardigna: due mondi che si incotrano

28.04.2022
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Sa Die de sa Sardigna è una giornata speciale che vuole ricordare la cultura e la storia sarda.

Nel viaggio di crescita in cui accompagniamo i nostri alunni e li educhiamo in modo che si sentano a loro agio nel mondo a livello internazionale, riserviamo anche un’attenzione particolare alla cultura sarda, in modo che sappiano anche comprendere appieno quanto li circonda nella quotidianità in questa nostra bellissima isola.

La nostra proposta educativa, infatti, è ampia e non mancano gli approfondimenti su alcuni aspetti della cultura nostrana durante tutto il corso dell’anno.

È attraverso la storia che inizia la nostra esplorazione, anche grazie ad eventi e manifestazioni come Monumenti Aperti, che hanno permesso ai bambini di comprendere le icone centrali della cultura sarda, quali la Dea Madre, la cultura nuragica o i Giganti di Monte Prama. I bellissimi bronzetti ci hanno fatto rivivere l’umanità e la devozione dei nostri antenati, come “La madre dell’ucciso”, conosciuta come la famosa “Pietà sarda”, e ne hanno evidenziato la bravura e la capacità tecnica.

Ma è soprattutto nell’arte che i bambini di Primary e i ragazzi di Secondary hanno avuto modo di esplorare le tecniche artistiche e spiegare le statue di Francesco Ciusa, ammirate nella Galleria Comunale, ed esplorare le trame delle opere di Maria Lai. A Nuoro, nello spazio Illisso, abbiamo ammirato un concentrato di bellezza: Ciusa, Tavolara, Nivola.

Il nostro itinerario culturale, quindi, non ci ha portato solo in posti lontani come Oxford, Glasgow, Ginevra o Le Pradet, ma ci ha fatto anche scoprire Nuoro, definita “l’Atene sarda”, la Reggia Nuragica di Barumini, il pozzo sacro di Santa Vittoria e tanti altri luoghi ricchi di storia sarda.

Per quanto riguarda i più piccoli, invece, il percorso di scoperta della cultura sarda inizia in classe con piccoli progetti, come quello portato avanti quest’anno nella classe di Reception sulle Domus de Janas, arricchito dal contributo dei nonni di alcuni bambini, che hanno raccontato loro di giochi tradizionali antichi e di com’era essere un bambino in Sardegna tanto tempo fa.

Due mondi che si incontrano, quindi, quello internazionale e quello locale, entrambi importanti nel percorso educativo confezionato da Chatterbox per i suoi bambini.


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Credits: Batmad.it