A lezione di mindfulness

06.03.2023
mindfulness at school

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Nei mesi passati, grazie a Mr. Marco, abbiamo introdotto nel programma della classe di Reception delle sessioni di “mindfulness”, una pratica di origine orientale di cui molti di voi avranno sicuramente sentito parlare.

Mindfulness in inglese significa “consapevolezza” e spesso viene erroneamente considerata una tecnica di rilassamento. In realtà, questa pratica consiste nel proporre un livello introduttivo di pratica di meditazione, che sia adeguato e adatto ai contesti quotidiani, nel nostro caso dei bambini, e alla loro esperienza di vita normale, che sperimentano tutti i giorni, sia a casa, che a scuola.

È un approccio che li aiuta a fermarsi, a guardare dentro sé stessi e ad accogliere ed accettare tutte le emozioni e gli stati d’animo che provano, compreso il disagio, che prima o poi, in un modo o nell’altro, tutti sperimentiamo. Questa pratica insegna a non respingere questa dimensione, che normalmente tendiamo a rifiutare perché considerata negativa, ma a farne motivo di crescita, imparando a conoscere e ad accettare anche le emozioni che ci fanno soffrire, come parte normale della nostra vita. Così i bambini imparano a rivolgere piena attenzione, a considerare e a fare spazio anche a quello che a loro non piace, che li fa sentire tristi o che li fa soffrire.

Perché è utile?

Perché aiuta a ridurre lo stress, migliora le prestazioni accademiche a scuola, l'autostima, la concentrazione e i problemi comportamentali. Lo dice la ricerca.

Lo stress infantile è un precursore dello stress da adulti, perché portiamo i modelli che impariamo da bambini nell'età adulta. Incorporare strumenti per la riduzione dello stress e il rilassamento è essenziale e deve essere parte integrante dell'educazione efficace di insegnanti, bambine e bambini.

Per questi motivi, e dato il successo delle sessioni già attive in Reception, estenderemo le sessioni di mindfulness anche ad alcune classi di Primary a partire da marzo (con l’intenzione di includere in modo graduale tutte le classi), secondo un programma di incontri inclusi nell’orario scolastico, sicuri che possa giovare alla vita scolastica e non di tutti i bambini coinvolti.

 

NB: La Mindfulness non è una religione. Praticarla non richiede di rinunciare alla fede religiosa né di adottare una fede "straniera", o di diventare religiosi se non lo si è.       

 

Fonti: mindfulnessitalia.it

Credits: Batmad.it