La comunità scolastica non è composta solo dalla Direzione, dagli insegnanti e dagli studenti, ma include anche tutte le famiglie che ci affidano ogni giorno i loro figli.
A voler essere precisi, la responsabilità di educare i giovani è affidata contemporaneamente sia alla scuola, che alla famiglia, proprio dalla nostra Costituzione.
È giusto che i genitori partecipino alla vita scolastica e contribuiscano ai cambiamenti su diversi livelli ed è proprio per questo che il rappresentante dei genitori è una figura cardine nella struttura degli organi scolastici, che rende un vero e proprio servizio alla collettività.
Il suo ruolo, fondamentalmente, consiste nel fare da tramite per un intero anno scolastico tra i genitori che rappresenta e la scuola, mediante l’incontro, il confronto e la collaborazione con tutte le parti coinvolte.
Il rappresentante è, infatti, il portavoce delle famiglie, le quali, attraverso lui o lei, comunicano alla scuola le loro proposte, opinioni, preoccupazioni o necessità. Questa mediazione prevede anche la diffusione delle informazioni urgenti, la notifica di avvisi o richieste e autorizzazioni in entrambi i sensi.
Allo stesso modo, il rappresentante dovrà collaborare con la segreteria anche a livello pratico, come per esempio nella raccolta di eventuali documenti o autorizzazioni necessari allo svolgimento di eventi extrascolastici e simili.
Per poter svolgere al meglio questa mansione, oltre che conoscere il regolamento d’istituto, il rappresentante dovrà tenersi aggiornato su ciò che accade a scuola, partecipando alle riunioni e riportando alle altre famiglie le comunicazioni degne di nota.
Va da sé che mantenere un rapporto fluido tra le famiglie e la scuola sarebbe impossibile senza il rappresentante dei genitori. Anche questo impegno costituisce, a tutti gli effetti, una responsabilità sociale dal valore educativo importante, che garantisce anche il benessere degli studenti e contribuisce al successo scolastico.
